[Image ‘The fertilization of an egg’-Maria Mellor; licensed under CC BY 2.0 ]
Pronti a sfatare qualche mito sull’infertilità?
Fatemi sapere nei commenti se anche voi pensavate fossero reali o se qualcuno di questi vi fosse stato proposto come tale!
#EuropeanFertilityWeek2019
- «Soltanto le coppie che non hanno mai avuto un/a bambino/a soffrono di infertilità».
FALSO. La cosiddetta infertilità secondaria è persino più diffusa di quella primaria e si realizza proprio quando la difficoltà di concepire sia successiva ad una o più gravidanze portate a termine. - «Rilassati: è tutto nella tua testa».
FALSO. L’infertilità è una patologia o condizione che riguarda l’apparato riproduttivo. Simili parole spostano la responsabilità in capo alla coppia, o al singolo, che non possono invece controllare la situazione. Certamente una riduzione dello stress aumenta la qualità della vita, ma la diagnosi di infertilità e la complessità del percorso possono invece causare disagio e forme depressive da non sottovalutare.Photo by YURI MANEI on Pexels.com
- «Voi due lo fate nel modo sbagliato».
FALSO. Sessualità e riproduzione sono state separate dall’avvento delle biotecnologie in vivo e in vitro già da 40 anni. Questo significa che un disturbo dell’apparato riproduttivo non dice nulla a riguardo della sfera sessuale dell’individuo o della coppia. La posizione e la durata del rapporto non hanno a che vedere con le chances di concepimento. Questa confusione è molto pericolosa, perché porta gli uomini a sentirsi poco virili, comportanto un rafforzamento del tabù e dello stigma sociale! - «Tutti riescono ad avere bambini/e senza problemi».
FALSO. 25 milioni di cittadini europei soffrono di infertilità, così come 1 coppia su 5 in Europa. - «Nelle donne l’infertilità è più comune che negli uomini».
FALSO. Si tratta di un pregiudizio con forti connotati sociali, retaggio di secoli di cultura pronatalista e biologista… cioè? Di secoli nei quali intere generazioni di donne sono state cresciute ed educate con l’idea che la loro unica realizzazione possibile fosse quella di procreare. E procreare prole biologicamente loro connessa. Questa impostazione è molto pericolosa, perché porta le donne a sentirsi guaste, incompiute, private di un loro senso quando hanno difficoltà a concepire e così comportanto un rafforzamento del tabù e dello stigma sociale!Photo by burak kostak on Pexels.com
- «Il/la mio/a partner mi lascerà se non avremo un figlio/a».
FALSO, o meglio, statisticamente non comprovato. Se da un lato un percorso di Procreazione medicalmente assistita (PMA) può porre a dura prova entrambi i membri della coppia, sia come individui, sia come coppia… dall’altro gli studi dimostrano che nella maggior parte dei casi questo percorso rafforza il legame con il/la partner. Infatti si innescano spesso meccanismi di cooperazione volti al raggiungimento di un medesimo, ardentemente desiderato, obiettivo. - «Adotta un bambino e vedrai che rimarrai incinta».
FALSO. Per quanto la serenità possa assistere un percorso di lotta all’infertilità, non esistono dati scientifici a supporto di un rapporto causale tra serenità e concepimento. Inoltre pensare all’adozione come mezzo per raggiungere uno scopo è svilente sia per la coppia, che per il/la bambino/a da adottare. Con o senza adozione, le coppie colpite dall’infertilità che non optino per dei trattamenti sanitari hanno circa il 5% di possibilità di concepire. - «Il progresso medico-tecnologico ha esteso l’orologio biologico».
FALSO. La scienza ha fornito e fornisce sempre di più delle proposte palliative rispetto all’incedere dell’età e all’esaurirsi del tempo fertile nella donna. Basti pensare alla possibilità di crioconservare gli ovociti anche in assenza di una specifica patologia, ma al solo fine di ritardare la maternità (non in tutti i Paesi è legale). - «Le coppie che vogliono provare ad avere un bambino devono aspettare almeno un anno prima di rivogersi a un medico».
FALSO. Per evitare di perdere tempo utile e, ancora prima, per essere consapevoli del proprio stato di salute riproduttiva sarebbe indispensabile richiedere gli esami preconcezionali per l’uomo e per la donna (gratuiti in Italia), nonché una visita ginecologica (specialmente quanto la donna non sia solita sottoporsi a controlli di routine.Photo by Pixabay on Pexels.com
- «Non riesci a rimanere incinta perché Dio non lo vuole».
“Falso” non è il termine corretto, per chi nutre una sincera fede. Il problema è quello di confondere il piano spirituale con quello medico, caricando di significati morali delle procedure mediche volte a intervenire sull’apparato riproduttivo. Si tratta di un’affermazione che catalizza enormemente il dolore delle coppie credenti.
Questo video di Fertility Europe mi è servito da spunto per pensare ad alcuni di questi miti: